03.06.2025 Damiana Schirru
Una giornata nella bellezza al Festival dell’Arte “Onde Creative” di Lanusei (29-31 maggio) insieme a Valerio Pisano, anima originale e sensibile che ci ha accompagnati nella sua città (dove da bambino ha vissuto per qualche anno mio padre Arnaldo con la famiglia) in un viaggio temporale tra le vestigia nuragiche del Bosco di Seleni e le opere d’arte contemporanea del Museo Ferrai.
Qui abbiamo potuto ammirare un’installazione inedita dello scultore Pinuccio Sciola (l’artista “delle pietre sonore”) dedicata alla natura, agli alberi e al fuoco che troppo spesso brucia la Sardegna. Alle pareti, tele e sculture di artisti come Vincenzo Grosso, Stefania Lai, Gianni Manunta Pastorello e Collari Fabio, che ci ha fatto da Cicerone insieme a Valerio Pisano. E ancora, i sorprendenti lavori degli allievi del Liceo Artistico di Lanusei, la suggestiva “stanza dell’acqua” realizzata dai ragazzi dell’Associazione Janas e oggetti d’arredo firmati da Valerio Pisano, contraddistinti dalle inconfondibili penne Bic con cui l’artista - non a caso chiamato “Mr. Bic” - anima le sue creazioni. Un omaggio ai ricordi di bambino, quando a scuola si distraeva con le Bic immergendosi in un mondo di sconfinata creatività e immaginazione. Un mondo con cui Valerio Pisano riscrive la realtà.
Le opere dell’artista sardo sorprendono per originalità e anche per dimensioni, come nel caso dell’imponente scultura “Sacerdote - Capo Tribù’” - esempio eccellente della sua “Pop art arcaica” - che campeggia nel Bosco di Seleni insieme alla scultura “Menhir informatico” dell’artista di Lanusei Gianleonardo Viglino.
Opere che simboleggiano l’istinto comunicativo dell’uomo dal passato preistorico al futuro più innovativo. Grazie a Valerio Pisano per il bellissimo tour di Lanusei e per la visita nella sua incredibile casa, dove gli occhi si perdono tra oggetti d’arredo e di design firmati da questo artista coraggioso, ironico e visionario.