ARTE – “Us, praticamente noi”, un progetto di Seb Falchi
Una stanza come spazio creativo: L’Hotel Centrale di Olbia diventa una galleria
“Us, praticamente noi” è un piccolo mondo umano, libero e interattivo dove l’ospite si immerge in un’esperienza artistica totalizzante. Se lo desidera scriverà, risponderà all’autore che in ogni camera ha lasciato qualcosa di sé scritto di pugno. Le opere occupano gli spazi comuni, i bagni, le camere, i corridoi; così un hotel diventa galleria d’arte diffusa assumendo ogni giorno un’identità diversa, perché differenti saranno le interazioni. L’idea della vulcanica curatrice Seb Falchi, artista fotografa sarda residente in California, è stata realizzata grazie alla visione creativa del nuovo management dell’Hotel Centrale, nel cuore di Olbia. Mirella Falchi e Claudia Desole, con la collaborazione di Elio Fiori, hanno consegnato alla direttrice artistica una sorta di tela vuota che Falchi ha reso viva: 19 stanze per 2 artisti sardi, generazioni a confronto, dall’adolescente Oscar Lecca alla decana Rosetta Murru. “Il progetto è nato come piccola galleria in una “big location”, una stanza per ogni artista. In ogni porta c’è il nome dell’autore e ognuno diventa un critico d’arte – spiega Falchi – ma ciò che mi preme è il passa parola più che immagini sui social, parlare di noi se il visitatore lo riterrà opportuno”. Nelle installazioni sono coinvolti anche bimbi, in nome dell’educazione dell’arte delle nuove generazioni. La galleria del primo Art Hotel olbiese resterà aperta per 12 mesi, ogni giorno, dalle 14.30 alle 16.30.
Viviana Montaldo