Linda De Sanctis
Arte “A piedi scalzi” da Albanese a Levini
Cinquanta artisti, da Claudio Adami a Giovanni Albanese, da Nanni Balestrini a Jacopo Benci, da Bruno Ceccobelli a Mauro Di Silvestre, a Ileana Florescu, Felice Levini, Paola Gandolfi, Giuseppe Salvatori, Claudio Palmieri, Piero Pizzicannella e gli altri, uniti in nome della libertà: libertà dedalle lobbies dell’arte. L’idea è di Roberto e Valentina Gramiccia che nella mostra “a piedi scalzi” da venerdì alla galleria La Nuova pesa, hanno messo a disposizione di ciascun artista una scatola di scarpe vuota. Spiegano Roberto e Valentina Gramiccia “l’idea è che uno senza scarpe è costretto a camminare scalzo, cosa che può essere seccante ma anche piacevole, ma soprattutto può dare una grande idea di libertà: in questo caso libertà dai vincoli di mercato e linguaggio, indipendenza di pensiero e azione, e sovversione, anche quando serve”.
Ed ecco dentro le scatole le figure inquiete di Pala Gandolfi, i segni arcaici di Bruno Ceccobelli, le composizioni ironiche di Felice Levini, le luci di Giovanni Albanese, i colori di Gianni Dessì, il bianco e nero di H.H. Lim, le rarefazioni di Aurelio Bulzatti, le mini sculture di Lucilla Catania, le allucinazioni di Stefano di Stasio, i libri di Ileana Florescu. Linguaggi, tendenze, proposte diverse per cinquanta possibili poetiche, una specie di mappatura “povera” ma al tempo stesso ambiziosa di ciò che succede di rilevante da un punto di vista della creatività artistica in Italia. Una mostra per dare la possibilità ai visitatori di questa mostra di conoscere la fantasia creativa di cinquanta artisti indipendenti.