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Perdonanza: La storia in scatola (da scarpe)

È dal 1294, anno in cui Papa Celestino V concesse l’indulgenza plenaria a chiunque – tra il 28 e il 29 agosto – si recasse nella Basilica di Collemaggio, che a L’Aquila si celebra la “Perdonanza”. Con un corteo, intenso e suggestivo, che si ripete puntualmente tutti gli anni, fino all’apertura della Porta Santa. E che quest’anno diventa tema di una mostra d’arte contemporanea intitolata A piedi scalzi, curata da Roberto e Valentina Gramiccia e promossa da l’Associazione Amici dei Musei d’Abruzzo. 

Gli artisti invitati, da Claudio Adami a Giovanni Albanese, Nanni Balestrini, Bruno Ceccobelli, Gianni Dessì, H.H. Lim, fino a Pizzi Cannella e Renato Mambor, tra i molti altri protagonisti di un concept originale che unisce la ricerca contemporanea alla riflessione sulle tradizioni del territorio, sono partiti da un tema comune. Anzi, da un oggetto: una scatola di scarpe. Cinquanta per l’esattezza, del tutto identiche tra loro. Ognuno le ha interpretate, rielaborare, forzate, analizzate, decostruite.